
Rifiuti speciali: il rapporto di ISPRA 2017
posted in News by Cestra Ecologia
Il 17 luglio è stato presentato il XVI rapporto sullo stato della gestione dei rifiuti speciali. È stato presentato nella capitale.
Roma da tempo vive una condizione disastrosa per quanto riguarda lo stoccaggio e smaltimento dei rifiuti speciali.
Ma cosa dice il rapporto rispetto al resto d’Italia. I dati raccolti nel documento risalgono al 2015 e sono il frutto di lungo e attento lavoro di analisi effettuato dal Centro per il ciclo dei rifiuti speciali, che si presenta sotto il nome di ISPRA e collabora strettamente con le agenzie regionali e delle provincie per la Protezione Ambientale.
Dai dati emerge che:
- Le tonnellate di rifiuti speciali in Italia sono 136 milioni. Questi si dividono in 127,7 milioni di rifiuti non pericolosi (fortunatamente!) e 8,4 milioni di pericolosi.
- I rifiuti non pericolosi aumentano del 2.3%
- Purtroppo quelli pericolosi ancora di più: del 3.4% ossia 300 mila tonnellata
- Il settore che incide maggiormente nella produzione di rifiuti è quello delle costruzioni e demolizioni
- Per quanto riguarda il settore che produce maggiori rifiuti pericolosi il primato va al settore manifatturiero
- Tra le operazioni di gestione prevale il recupero di materia, con il 65%, in aumento rispetto agli anni scorsi, seguito dallo smaltimento chimico-fisicio, dal raggruppamento e dal ricondizionamento preliminare.
- L’ultimo punto riguarda le discariche, attori principali del sipario che inquadra la questione, i rifiuti smaltiti in queste strutture sono circa 11,2 milioni.
Le discariche autorizzate sono le uniche strutture autorizzate e competenti nello smaltimento dei rifiuti speciali.
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